13 settembre 2006

Femmine

Pochi giorni fa ho partecipato alla seguente conversazione, con una collega, rapporto meramente lavorativo, che mi accusava di non essere sufficientemente disponibile nei confronti del suo progetto:
Lei: "... perchè tu a volte passo e non mi sorridi ...."
Io: "??????? Capisco che ti dispiaccia ma sai a volte mentre sto lavorando e ho 4 persone in ufficio con dei foglietti in mano e mi parlano contemporaneamente, quando passa qualcuno fuori dalla porta non riesco ad essere sufficientemente gentile come vorrei ..."
Lei: " ... ah no, non vorrei che tu pensassi che sono una che si offende se tu non le sorridi sai? ..."
Io: " ... non preoccuparti (ma come ma se me lo hai appena detto!!!!!)"

Ora io capisco che facendo parte della categoria dovrei oppormi con forza ai soliti luoghi comuni inerenti le nostre "complessità", però a volte non ce la faccio e quando qualcuno a cui ho riferito quanto sopra mi ha liquidato dichiarando "... eh le fighe!", non ho potuto dire niente salvo provare il solito velo di nervosismo per la ostentata generalizzazione.

Se ci si pensa bene son tante le cose per cui ci facciamo anche detestare, per esempio noi ci ricordiamo sempre tutto, soprattutto con i fidanzati, ma non solo e quindi siamo subito pronte a rinfacciare: "ma tu avevi detto che ...." oppure abbiamo scarsissimo interesse per l'automobile e tutto quello che le gira attorno, compresa la benzina che è una gran rottura di palle, invece a lui piace di solito, perchè uno così appassionato della propria macchina è ovvio che avrà molta più voglia di noi di nutrirla e vezzeggiarla e allora, quando si è in coppia cosa c'è di meglio di non togliere un piacere così grande al proprio tesoruccio?

Poi c'è quella cosa li di mettere alla prova, invece di chiedere a qualcuno se gli va di fare una cosa gli si chiede se gli va di farne un'altra. Per esempio lei magari vuoi uscire con lui, magari un cinema però sospetta che lui preferisca andare a vedere la champions league con gli amici al bar, cosa che lei detesta e quindi istantaneamente divanta assolutamente negativa, da NON fare e che a lui non dovrebbe piacere, non quanto stare con lei comunque. A questo punto lei è già incazzata, solo al pensiero e quindi scatta il meccaniscmo "ah se è così allora mi incazzo tantissimo, non può preferire una cosa del genere a me" ... consideriamo anche che a questo punto di solito lui è del tutto ignaro, non sospetta nulla, forse non ha ancora nemmeno deciso cosa fare anche se probabilmente propende per godersi una serata con gli amici al bar, come ha sempre fatto. Ed ecco la trappola:
Lei garrula: "tu cosa vuoi fare stasera? Pensi di andare con i ragazzi a vedere la partita?"
Lui: "sinceramente non ci avevo ancora pensato, ma si, penso che andrò con loro, sai è un pò che non li vedo e ..."
Lei piccata: "ah, ok"
Lui: "cosa c'è?"
Lei: "niente"

e da li, lo sappiamo tutti, quello è il niente più pieno di tutto che ci sia ... terribile.

Io stessa non sono scevra da dinamiche del tutto femminili, magari fortunatamente non quelle sopraindicate nè quelle legate alla gelosia e naturalmente non le confesserò pubblicamente, certo è che anche quando riguardano me, non riesco a non coglierne il lato assolutamente ridicolo, un pò come litigare e lanciare uno scalogno .... ma queste son altre storie ....

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